La via della seta è storia, il viaggio e itinerario della strada che unì Oriente e Occidente e di cui parlò anche Marco Polo nelle sue memorie "Il Milione". Attraversava l'Asia centrale e il Medio Oriente, collegando la Cina all'Asia Minore e al Mediterraneo. Storia diventata attualità con la nuova Via delle seta, un'iniziativa strategica della Repubblica Popolare Cinese per il miglioramento dei suoi collegamenti commerciali con i paesi nell'Eurasia, Italia compresa con i porti delle città di Venezia, Trieste e Genova chiamati a essere terminali importanti per il ramo marittimo. Ma adesso tutto è in discussione. I rapporti tra Cina e Usa non sono idilliaci e la superiorità geopolitica di Washington teme l'autonomia commerciale via terra di Pechino. Di questo si è discusso nell’incontro “La muraglia infinita” organizzato dal Think Thank Nodo di Gordio a Trento. E si è discusso soprattutto del mancato rinnovo deciso dal Governo Italiano all memorandum firmato nel 2019. Una scelta che ci penalizza ha detto Gianni Alemanno ex Ministro e portavoce del forum per l’ indipendenza Italiana. Intanto la bilancia commerciale dell'Unione Europea con la Cina, è in negativo di circa 250 miliardi. Si importa moltissimo e si e esporta pochissimo anche se l’Italia negli ultimi 3 anni ha aumentato i suoi numeri del 22 per cento, ma i maggiori investimenti la Cina li ha fatti con la Gran Bretagna con il 28,4% del totale, seguita da Germania (23,7%) e Francia (15,8%). Pesi che curiosamente non hanno firmato il protocollo