Lunedì 26 Luglio - 09:56

Tragica discesa in acqua per un giovane della provincia di Como, arrivato in Trentino per concedersi qualche ora di relax e di sport adrenalici con l’hydrospeed: disciplina per la quale le rapide acque del torrente Noce sono particolarmente indicate. Seguiti da istruttori ci si immerge in acqua indossando un’apposita tuta, muniti di una sorta di piccolo gommone salvagente al quale ci si appoggia con il busto lasciandosi poi trasportare dalla corrente. Domenica mattina Raffaele Fontana, 29 anni, assieme a due amici aveva deciso di provare quest’esperienza decisamente elettrizzante. Assistito da uno staff di istruttori che scendono a bordo di canoe, il gruppo si è misurato con le rapide del corso d’acqua nel territorio della Val di Sole. Giunti all’altezza dei territori di Pellizzano e Mezzana, però, il 29enne si è sentito improvvisamente male. Uno degli istruttori ha notato che qualcosa non andava quando il giovane sembrava non controllare più la corrente; non reagiva agli sbalzi provocati dalle rapide ed a quel punto è intervenuto recuperandolo e trascinandolo sulle sponde del torrente. Altre persone che erano in acqua si sono subito prestate in aiuto mentre veniva fatta partire una richiesta di soccorso al 112. In pochi minuti sul posto si sono portati i Vigili del Fuoco di Mezzana muniti di defibrillatore, raggiunti poco dopo dall’elicottero di Trentino Emergenza con a bordo un medico che è stato calato in zona. I tentativi di rianimare il cuore del giovane, però, pur lunghi ed insistenti non sono serviti a salvargli la vita. Il decesso improvviso pare sia da ricondurre a cause naturali. Il corpo del ragazzo è stato ricomposto nella camera mortuaria di Cles.