Venerdì 26 Aprile - 11:00

A due giorni dall’incendio che mercoledì mattina ha colpito il secondo piano, blocco B, dell’ospedale Santa Chiara, è già iniziato il lungo lavoro di bonifica. Sono già stati prelevati i macchinari non più utilizzabili, mentre si sta operando sui macchinari che devono essere ripuliti e sanificati. La bonifica è iniziata dai piani meno interessati dal fumo, cioè la sala di emergenza ortopedica del primo piano per poi salire al quarto e terzo piano piano. Poi ci si concentrerà sul lavoro che richiederà più tempo, cioè il secondo pano dove sono scoppiate le fiamme. Sedici posti letto di ginecologia sono stati spostasti al settimo piano. Per quello che riguarda l’attività di endoscopia ci vorranno i due mesi ipotizzati già subito dopo l’incendio. Solo l’attività di emergenza sarà operativa già lunedì in una sala ricavata nel blocco operatorio. Per l’attività ordinaria i pazienti sono dirottati su Rovereto, Arco e Borgo, si calcola che sono circa 1.500 le visite che devono essere spostate e recuperate negli ospedali periferici. Sulle cause del rogo continua a prevalere l’ipotesi della prima ora, cioè quella del corto circuito. I danni potrebbero ammontare a circa 1 milione.