Cede una tubatura, allagato nuovamente l’Ospedale Santa Chiara di Trento. Non sarebbe la priva volta, infatti, per l’Ospedale Santa Chiara che anche l’anno scorso, a causa di un cedimento di una tubatura, aveva subito ingenti danni. Rotture non riconducibili ad impianti datati, secondo il parere dei tecnici. Gli impianti del presidio ospedaliero risalente agli anni 70 sono infatti ben più recenti. L’allarme poco dopo le 22 di ieri, giovedì 3 ottobre all'origine vi sarebbe la rottura di una conduttura idrica, in un corridoio, che ha costretto all'evacuazione di un intero reparto, quello appena inaugurato di terapia sub-intensiva ubicato al sesto piano. Ingenti i danni l’acqua oltre ad invadere l’area, è poi arrivata anche al livello sottostante. Secondo le prime informazioni, la tubazione ad aver riportato il danno sarebbe stata quella dell’acqua calda, con il liquido fuoriuscito a 75 gradi. Un forte getto che, fortunatamente, ha interessato il corridoio e non le stanze. Nessuna conseguenza quindi per i pazienti del nuovo reparto di medicina ad alta intensità e quello pneumologia che sono stati evacuati e spostati in altre aree dell’ospedale. Tra i disagi registrati, al quinto piano, quello sottostante, a causa delle infiltrazioni d’acqua, è saltata la corrente elettrica. Sul posto si sono recate due squadre dei vigili del fuoco del corpo permanente di Trento che hanno lavorato fino a tarda notte insieme agli addetti alla manutenzione dell’ospedale per contenere i danni ed effettuare una riparazione d’emergenza. Stando alla prima analisi, la struttura avrebbe riportato dei danni piuttosto ingenti.