Chiudi

Ambientalisti in marcia sul Bondone: "No al nuovo bacino delle Viote"

Domenica 09 Febbraio - 16:39

Un lungo serpentone di persone in marcia sul monte Bondone, sotto la neve battente, per dire basta allo sfruttamento intensivo della montagna. Una passeggiata di protesta lunga tre chilometri, dal parcheggio delle Viote fino alla piazza di Vason, a cui hanno aderito 24 associazione ambientaliste del Trentino, Europa Verde e decine di manifestanti, uniti sotto lo slogan: “La montagna non si arrende, e noi con lei”. Nome con cui è stata battezzata una mobilitazione nazionale che ha coinvolto tutto l’arco alpino. Nel mirino della protesta trentina c’è soprattutto l’ipotesi di un nuovo lago artificiale da costruire sull’altopiano delle Viote. A volere il nuovo bacino idrico sono soprattutto i gestori delle funivie, che considerano l’opera fondamentale per rifornire d’acqua gli impianti sciistici e per salvaguardare il turismo montano. Non la pensano così gli attivisti per l’ambiente. Tra gli altri progetti contestati ci sono anche i nuovi bacini artificiali previsti a Folgaria e in Val San Nicolò, la pista sul Cermis, l'après-ski nella piana di Nambino e la ciclovia del Garda. A questi si aggiunge poi il progetto della funivia Trento-Bondone, che nei piani della Provincia sarà completato entro il 2029.

La nostra Piattaforma multimediale