Nel caso delle "mascherine cinesi", la gup di Bolzano Giulia Rossi, ha rigettato, in quanto "infondate", le eccezioni di nullità sollevate dagli avvocati difensori, e ammesso la costituzione a parte civile dell'Avvocatura di Stato, in rappresentanza di Ministero della salute, Protezione civile nazionale e Azienda sanitaria altoatesina. Si è invece riservata di decidere sull'istanza di citazione del responsabile civile presentata da Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero e Asl, rinviando l'udienza preliminare al 3 ottobre. Il caso è quello delle due forniture di dispositivi di protezione individuale (dpi) che a marzo 2020 l'Asl fece arrivare dalla Cina tramite il gruppo Oberalp, e che l'Inail dichiarò poi inutilizzabili. Il materiale venne sequestrato dai Nas dei carabinieri di Trento il 26 agosto. A novembre 2023, il pm Igor Secco aveva chiesto il rinvio a giudizio per l'allora direttore generale dell'Asl, Florian Zerzer, l'allora responsabile dell'unità Covid, Patrick Franzoni, l'amministratore delegato del gruppo Oberalp, Christoph Engl, e il gruppo Oberalp stesso. Le ipotesi di reato a loro carico sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture ai danni di Asl e Protezione civile nazionale e truffa ai danni dell'Asl.