275mila chiamate in un anno per la Centrale Unica di Emergenza che risponde al numero 112, 2,8 secondi il tempo di risposta media alle chiamate. Una 40ina gli operatori tra chi risponde al telefono e chi gestisce la parte amministrativa, informativa o delle reti di comunicazione. 8 i nuovi addetti che in due mesi saranno operativi. Tante le chiamate che non sono reali emergenze, circa il 45% del totale, in calo però grazie a una vasta opera di informazione e formazione nella quale rientra anche l’open day previsto per sabato 15 febbraio. Tante anche le novità. L’App “Where are u” che permette di geolocalizzare gli utenti; i test sull’intelligenza artificiale, che potrà diventare un ausilio per l’operatore nella trascrizione delle chiamate e per la traduzione, laddove oggi ci sono interpreti ad abbattere eventuali barriere linguistiche. E poi c’è l’aspetto sanitario, che interessa il 48% degli interventi: tra agosto e novembre sono 20mila le chiamate inoltrate a Trentino Emergenza, 600 circa quelle giudicate prioritarie dalla nuova procedura per la rilevazione precoce degli arresti cardiaci. 130 erano effettivamente arresti cardiaci, quelli non rilevate dalla procedura si contano invece sulla punta delle dita.