Arcigay trentino rinnova la sua guida. L’assemblea degli iscritti è stata chiamata a votare allo spazio Bigaran per assegnare le cariche sociali del direttivo. Shamar Droghetti, presidente in carica, sarà confermato al timone della comunità, in quanto unico candidato in lizza. Per lui un’occasione per fare il punto sulle sfide presenti e future del popolo Lgbtq+. All’ordine del giorno, oltre ai vari interventi di presidente, tesoriere e ospiti, la votazione della mozione resistere per i diritti, costruire comunità. "Davanti a una situazione politica che vede nell'individualismo un forte connotato, noi voggliamo rispondere allargando le nostre porte e allargando la nostra comunità", ha dichiarato Droghetti. Un’assemblea che giunge al termine di un anno difficile per la comunità arcobaleno. Ancora troppo spesso bersagliata da attacchi d’odio ingiustificato. Per il presidente in carica sono grandi le responsabilità della politica. "Il 2024 è rappresentato da un crescente clima d'odio e soffia forte il vento della destra a livello locale, nazionale ed europeo. Questo ci impone di essere attenti agli sviluppi di legge che possono comprimere, limitare o stravolgere le nostre vite", ha aggiunto Droghetti.