Consiglio regionale. Al centro dell’attenzione il disegno di legge dell’Assessore regionale Locher che recepisce la norma nazionale sul limite dei mandati dei sindaci, che prevede di ridurre a due quelli per i comuni sopra i 15mila abitanti e di eliminare ogni limite invece per quelli sotto i 5mila abitanti. Un tema che divide la maggioranza. FdI per il sì al ddl così come il Patt, Lega invece, in un’ottica più democratica dice no al ddl sul terzo mandato. “Per noi tutelare la legge attuale è anche una scelta democratica”. Queste le parole del capogruppo della Lega del Trentino, Mirko Bisesti, che in Consiglio regionale ribadisce le posizioni della Lega in merito alla discussione in aula sul disegno di Legge per modifica urgente del Codice degli Enti locali. Mentre la Lega si dice contraria al ddl sul terzo mandato in un’ottica più democratica, il Patt come la Svp guarda a una legge unica per Trento e Bolzano per non impoverire la Regione “la cornice” - dice il capogruppo Walter Kaswalder - “che tutela la nostra autonomia”. In vista delle prossime elezioni comunali di maggio 2025, è per il sì al disegno di legge Locher anche Fratelli d’Italia. Memore dell’esperienza sarda, il capogruppo del partito di Giorgia Meloni, Daniele Biada, sostiene: “sarebbe controproducente per i sindaci”. In Trentino, a rischiare l’impugnazione della candidatura, potrebbero essere Alessandro Betta, Sindaco di Arco e Roberto Oss Emer, Sindaco di Pergine Valsugana. Un tema, quello del terzo mandato, particolarmente spinoso dopo che la Consulta ha bocciato la Legge regionale della Sardegna sul quarto mandato, mettendo in discussione l'intera normativa a livello nazionale.