
La Messa crismale, concelebrata a Bressanone da monsignor Ivo Muser con i sacerdoti e i diaconi della diocesi, rinnova il legame tra vescovo e clero. Nella celebrazione sono stati benedetti gli olii santi che serviranno per amministrare i sacramenti nelle parrocchie. Rivolto ai confratelli, nell'omelia il vescovo ha ricordato che il mondo è in costante cambiamento, anche nel modo di vivere ed esprimere la fede. "Anche noi come preti e diaconi - ha detto - siamo coinvolti dai cambiamenti in atto, che possono alimentare la stanchezza con la sua radice nella demotivazione". Mons. Muser ha parlato di "difficile transizione da un modello di cura pastorale che oggi sembra manifestare tutti i suoi limiti ad un nuovo modo di esercitare la cura pastorale che non si intravede all'orizzonte. Assumersi la cura pastorale di una parrocchia e progressivamente doversi accollare la cura pastorale di altre due, tre, quattro, cinque, fino ad un numero indefinito, non può che creare ansia, preoccupazione e smarrimento. Come e quando si possono garantire legami significativi con le persone?" Il vescovo ha detto di non avere una risposta, ma ha incoraggiato il clero e la comunità: "Regaliamoci parole di speranza, apprezzamento, riconoscimento e gratitudine oggi, e non solo oggi. Rallegriamoci di ciò che gli altri fanno, di ciò che cercano di fare e di ciò che riescono a fare. Ringraziamo spesso le tante donne e i tanti uomini che danno un contributo indispensabile alla vita delle nostre comunità. Promettiamoci oggi che ci sosterremo a vicenda e che saremo pellegrini di speranza per tutti coloro con cui viaggeremo. Cristo è la nostra speranza: crocifisso e risorto, ci precede e non ci abbandona". Oggi, Venerdì Santo, alle 15 nel Duomo di Bolzano il vescovo celebrerà la Passione del Signore. In tutte le chiese si raccoglie l'offerta della Quaresima di fraternità, che sostiene progetti di sostegno e sviluppo nelle missioni.