27 associazioni, 300 persone a protestare contro il ddl sicurezza del governo. Una mobilitazione trasversale partita dalla Facoltà di Sociologia ad aderire più movimenti non solo quello studentesco. Si manifesta contro un ddl repressivo, il cui testo legislativo escluderà tutte le forme di protesta e mobilitazione sociale. L’ultimo disegno di legge voluto dal governo Meloni e approvato il 18 settembre dalla camera dei deputati va a toccare in maniera generalizzata il diritto di protestare a diversi livelli. La misura ddl 1660, ora all’esame del senato, introduce una trentina di modifiche al codice penale formulando venti nuovi reati, estendendo sanzioni e aggravanti, e in alcuni casi ampliando le pene previste per reati già esistenti: prevede che i blocchi stradali diventino reati con pene fino a due anni di reclusione, criminalizza le proteste pacifiche, con l’aggravante per chi si oppone alla costruzione di grandi opere pubbliche, e prevede pene fino a vent’anni per chi protesta nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e nelle carceri. Salari bassi, precariato, disuguaglianze sociali, carceri, migranti, sanità, istruzione, crisi abitativa? Che il popolo taccia per sempre. Il 14 dicembre la protesta che sta montando nelle città italiane confluirà a Roma, dove è previsto il corteo anti ddl sicurezza che si snoderà tra le vie della capitale.