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In Trentino il 9% delle donne rinuncia a curarsi

Martedì 22 Aprile - 12:27

Il tema della sanità è da sempre al centro del dibattito, il Trentino come nel resto d’Italia. Ma c’è un dato su tutti che spinge ad una ulteriore riflessione: il 9% delle donne in Trentino, ad oggi, rinuncia alle cure. La percentuale è stata toccata nel 2024 e segna un balzo in avanti preoccupante rispetto ai dodici mesi precedenti: nel 2023 infatti si era fermata al 5,9%. Gli anni della pandemia hanno fatto registrare un vero e proprio picco, con il 9,9% di donne che ha rinunciato a curarsi nel 2020 e ben il 12% nel 2021. E c’è un abisso con gli uomini, in quegli anni rispettivamente fermi al 6,2 ed al 6% e, nel corso del 2024, solo il 5,7% di loro ha rinunciato alle cure. Dato più basso, seppure in aumento rispetto al 4,9% del 2023. Insomma, la differenza di genere pesa anche nell’accesso alla sanità? Così pare, stando al report presentato dall’Istituto di statistica della Provincia di Trento. Va meglio in Alto Adige, dove nell’ultimo anno “solo”, si fa per dire, il 5,8% delle donne ha rinunciato a curarsi. Il 4,7% invece tra gli uomini. Numeri, quelli locali, che si discostano comunque non poco, e in positivo, rispetto al resto d’Italia: nel nostro Paese infatti l’11,4% delle donne ha scelto di non curarsi negli ultimi dodici mesi, l’8,3% degli uomini. Pesano i costi elevati delle cure, le difficoltà nell’accedere alle strutture come dimostrano le lunghe liste d’attesa, ma anche quelli che la presidente della Consulta per la salute, Elisa Viliotti, definisce “fattori socio-economici”. Le differenze salariali, i carichi familiari, le responsabilità di cura. Insomma, c’è tanto da fare anche in questo contesto, per raggiungere una vera parità di genere.

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