Dibattito acceso in consiglio provinciale sulla riforma dello Statuto, con la bocciatura della risoluzione presentata dalle minoranze. Proprio queste ultime hanno chiesto una seduta per ascoltare e discutere quanto comunicato dal presidente Fugatti, il quale sinteticamente ha ribadito alcuni concetti: il principio dell’intesa rimane centrale, ma nella trattativa con Roma va tenuto conto anche delle esigenze delle altre autonomie speciali che, in questo momento, chiedono cambiamenti più ampi degli Statuti. Bocciata, come anticipato, la risoluzione delle minoranze con 18 “no” contro 14 “sì”. Le richieste erano quelle di impegnare la Giunta a far precedere l’intesa a ogni modifica statutaria, a valutare un percorso autonomo delle due Province, ad inserire un passaggio sulle competenze della Regione e a presidiare in modo puntuale l’indipendenza dei percorsi normativi per la modifica degli Statuti da quelli che riguardano l’autonomia differenziata e il premierato. E proprio dall’opposizione è filtrata una certa preoccupazione.