A Rovereto a sostenere la candidata sindaca, Giulia Robol, e la candidata alle europee, Sara Ferrari, è arrivato il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che lancia in terra trentina la sua corsa alle prossime elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Ad augurargli un buona fortuna per la sua corsa a Bruxelles anche l’amico, come si è definito, Maurizio Fugatti. Una stretta di mano che è l’emblema di un’Europa che può e deve essere unita aldilà dei colori politici. Serve unire le forze per migliorarla come vorrebbe il partito democratico. "Una pace che l’Europa deve conquistare avendo un peso politico" - afferma Bonaccini che in Europa porterà le sue competenze - per 6 anni presidente del Consiglio delle città e delle regioni d'Europa e per lo stesso tempo presidente della Conferenza delle regioni – e le eccellenze di casa, quale l’industria manifatturiera, un vanto dell’Emilia Romagna e della città di Rovereto. Per quanto riguarda la riforma sul lavoro, Jobs act, in tema di referendum, il candidato alle europee conferma quel che già detto: “chi vuole firmare legittimamente lo fa, chi non vuole altrettanto legittimamente non lo fa. Io non ho firmato questi quesiti anche se su un paio sto riflettendo". Il tema centrale che deve essere condiviso - conclude Stefano Bonaccini - è la sicurezza sul lavoro.