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Trentino, imprese segnalate a +1,5%

Sabato 16 Novembre - 14:30

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre lancia l’allarme rischio usura in tutta Italia. Dopo anni in cui erano in calo, rispetto a un anno fa il numero complessivo delle imprese segnalate alla Centrale dei Rischi della Banca d'Italia come insolventi, e che quindi non possono accedere a nuovi prestiti, è cresciuto di oltre 2.600 unità in tutta Italia, arrivando a poco meno di 118mila. Il rischio è che decidano di rivolgersi agli usurai. Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori. Il numero più elevato di imprese segnalate come insolventi si concentra nelle grandi aree metropolitane, come Roma, Milano e Napoli e a sud. Per evitare che questa criticità si diffonda, la CGIA continua a chiedere con forza il potenziamento delle risorse a disposizione del “Fondo di prevenzione dell’usura”, calcolando anche che le insolvenze spesso sono dovute all’impossibilità da parte di molti piccoli imprenditori di riscuotere con regolarità i pagamenti dei propri committenti. Inoltre in 12 anni le imprese hanno perso 350 miliardi di prestiti bancari, pari al -52,4%. In Trentino le imprese segnalate sono aumentate dell’1,5%: sono 693 nel 2024 contro le 683 dell’anno precedente. In provincia di Bolzano l’aumento è molto più marcato e pari all’8,3% anche se in termini assoluti le imprese segnalate sono meno che a Trento: solo 497 nel 2024. Il dato regionale si attesta così a +4,2%, ben sopra la media nazionale, che si ferma a +2,3%.

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