In 4-5 casi si tratta di trapianti resi possibili da donatori viventi che dopo l'espianto del rene godono di buona salute, in media in totale se ne eseguono una ventina l’anno, nello specifico 17 nel 2022 e nel 2023. Sono stati 38 i trapianti di rene eseguiti nel 2024 in Trentino. A evidenziare i dati nel corso di un incontro con Aido Vallagarina a Rovereto è stata Nadia Buccella, dirigente medico dell'Unità Operativa di nefrologia ed emodialisi multizonale e responsabile dell'ambulatorio di trapianto renale dell'ospedale S. Chiara di Trento. Sono sempre di più i pazienti nefropatici che necessitano del trapianto, mettendo in luce l'importante ruolo svolto dall'Aido nel promuovere la disponibilità alla donazione degli organi. Presenti all’incontro Jolanda e Alberto Ricchi, fratelli di Alessandro Ricchi, il cardiochirurgo dei trapianti vissuto per alcuni anni a Rovereto. A lui, deceduto in un incidente aereo nel 2004 mentre trasportava da Roma a Cagliari un cuore da trapiantare, Aido Vallagarina ha intitolato la sede di via Mazzini e la propria ragione sociale. Due le principali attività portate avanti da Aido: le serate pubbliche informative e di sensibilizzazione realizzate con le amministrazioni locali e i numerosi incontri con gli studenti. Tra dicembre e febbraio di quest'anno Aido Vallagarina ha proposto di diventare donatori di organi, fornendo informazioni scientifiche e testimonianze, a 661 ragazze e ragazzi affiancati dai docenti nelle scuole di Rovereto. In marzo e aprile sono previsti incontri con gli studenti degli istituti superiori di Arco e Riva del Garda.