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Una folla commossa a Sant'Antonio per l'ultimo saluto a Freya

Martedì 03 Ottobre - 17:47

Lacrime, sgomento, incredulità. E tanta tristezza. Un vuoto incolmabile quello lasciato da Freya, la sedicenne che pochi giorni fa è stata travolta in via Venezia da Federico, il conducente della motocicletta che ha colpito la giovane, uccidendola sul colpo. Anche per il ragazzo purtroppo non c’è stato nulla da fare. E alla chiesa di Sant’Antonio, durante il funerale per dare l’ultimo saluto alla ragazza, trattenere le lacrime è stato impossibile. La mamma Michelle non riesce a darsi pace, gli amici e le amiche non trovano risposte alle tante domande che, giorno dopo giorno, si accumulano nella mente di tutti coloro che conoscevano la giovane. Una vita spezzata ancor prima che quest’ultima potesse essere vissuta pienamente. Progetti di vita, sogni, ambizioni, spazzate via in quei pochi, tragici secondi. “Conoscerti è stato qualcosa di stupendo, siamo cresciuti insieme con momenti indimenticabili” hanno ricordato i compagni di classe. “Sono giorni dolorosi per tutti noi – ha aggiunto Daniela Simoncelli, dirigente dell’istituto d’arte Vittoria dove Freya studiava. – Troveremo un modo per ricordarla concretamente”. E proprio pochi giorni dopo il tragico incidente, fuori dalla scuola di Freya gli amici hanno appeso uno striscione per lei. Infine, il rimpatrio della salma: la comunità filippina aveva avviato una raccolta fondi per garantirlo, tuttavia il Comune di Trento ha già comunicato che sosterrà tutte le spese. Un gesto che, insieme alla vicinanza dimostrata ai famigliari della giovane, tutti sperano possa fare una piccola differenza, per superare un evento così doloroso e tragico.

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