Venerdì 18 Aprile - 18:09

Sono silenziose le chiese, è Venerdì Santo. Nella liturgia non c’è antifona né canti d’ingresso e non si celebra l’Eucaristia, perché lo spazio è tutto dedicato a Gesù alla sua Passione e alla sua morte in croce. Ci si piega sulle ginocchia con fede, umiltà e venerazione del mistero divino. Tuttavia non è un giorno di lutto, ma un giorno di contemplazione dell’amore di Dio che arriva a sacrificare il proprio Figlio, vero Agnello pasquale, per la salvezza dell’umanità. Insomma un silenzio assordante quello del venerdì Santo. "Un silenzio" - sottolinea Mons. Tisi - "che commuove tanti cristiani anche non praticanti". In questa giornata il pensiero è rivolto ai popoli innocenti, vittime di ogni guerra nel messaggio del Venerdì Santo dell’arcivescovo Lauro Tisi: "oggi contempliamo che l’uomo è altro dalla violenza che è capace di amare ".