E’ urgente intervenire nella prevenzione, nella mitigazione e nel contenimento del cambiamento climatico agendo sulla razionalizzazione idrica. L’allarme da Trento lo ha lanciato l’ANBI del Trentino Alto Adige, l’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari. L’appello è rivolto al Governo nazionale, considerato che nella legge di bilancio del 2025 le risorse finanziarie riguardano solo le emergenze del Dipartimento della Protezione civile. Ma una maggiore attenzione su programmi per l’agricoltura, la razionalizzazione idrica e la protezione civile viene richiesta anche alle Province autonome di Trento e Bolzano. A tale proposito ricorda che l’Unione europea ha registrato annate agrarie segnate da fenomeni estremi di siccità e precipitazioni oltre la media, con numerose alluvioni, gelate primaverili e grandine che hanno causato perdite per 26 miliardi di euro l’anno. «Complessivamente – ha ricordato Luigi Stefani, Presidente di ANBI del Trentino Alto Adige e Presidente del Consorzio Trentino di Bonifica – i Consorzi della regione hanno messo in cantiere per i prossimi anni nuove opere di prevenzione e di irrigazione per circa 200 milioni di euro di investimento. Gli interventi riguardano tra l’altro, la manutenzione del bacino idrografico del fiume Adige attraverso 30 stazioni di pompaggio, 70 paratoie di contenimento dell’acqua e la gestione di 170 chilometri di fosse e canali; opere ed attività che rivestono un ruolo essenziale sia sul versante della stabilità del territorio produttivo agricolo, sia nell’ambito della protezione civile.