L’anno giudiziario si avvia verso l’inaugurazione, ma alcuni dati di fatto il neo-presidente della Corte d'appello di Trento, Eugenio Gramola, ha già avuto modo di osservarli. E di farli presente, senza troppi giri di parole. Il primo, per esempio, riguarda il tema del personale: con appena sei consiglieri su dieci, attualmente la Corte d’appello ha accumulato oltre un anno di ritardo nella gestione dei propri procedimenti. Gramola ha poi puntato il dito contro la cosiddetta “edilizia giudiziaria”, sotto due punti di vista: da una parte la necessità di rivedere le sedi, ad oggi in uno stato “quasi insufficiente” dal punto di vista strutturale; poi si è concentrato sulle Rems, evidenziando come l’unica a Pergine non basti per rispondere alle situazioni più complesse da gestire e come, di conseguenza, il numero di posti debba essere aumentato quanto prima. Infine, una curiosità rispetto alle sentenze di condanna: quelle emesse a Trento e Rovereto finiscono in appello nell'80% dei casi, mentre a Bolzano solo nel 20%.