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Emergenza caldo, sindacati: "Urge un'ordinanza"

Mercoledì 02 Luglio - 18:17

Emergenza caldo, dalle regioni arrivano le ordinanze per la tutela dei lavoratori esposti alle alte temperature: stop dalle 12.30 alle 16 in cantieri, cave e campi. Da nord a sud dello stivale sono 15 le regioni, con in ultimo anche la Lombardia, che hanno predisposto delle ordinanze. Le restanti, nonostante le temperature elevate di questo periodo, hanno emanato delle linee guida sul tema. È quel che succede in Trentino, dove in queste ore sono arrivate le raccomandazioni dell’assessore al lavoro Achille Spinelli. “Riduzione dell’attività, adattamento dei turni, pausa e idratazione, protezione individuale per chi lavora all’aperto e climatizzazione negli ambienti di lavoro al chiuso”. Ma sono solo indicazioni, che non sempre vengono messe in pratica dai datori di lavoro "e i lavoratori non denunciano, la paura è quella di perdere il posto di lavoro” - spiega il segretario generale della Fillea, la categoria che segue il comparto edile. L’estate è partita con temperature record in Trentino ed è facile immaginare che i giorni di caldo estremo saranno ancora tanti nelle prossime settimane. Vi è forte preoccupazione tra le sigle sindacali. Cgil e Fillea chiedono alla Provincia di Trento di emanare urgentemente un’ordinanza per tutelare in modo più efficace lavoratrici e lavoratori: ovvero fermare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata, almeno nei settori dove più alto è il rischio per la salute. Oltre alla Provincia Cgil e Fillea sollecitano anche le organizzazioni dei datori di lavoro a fare fronte comune per rendere più sopportabili le condizioni di lavoro in qualsiasi contesto professionale. “Il tema emergenza calore riguarda tutti”, concludono i due sindacalisti che auspicano che le loro richieste al Tavolo provinciale trovino disponibilità anche da parte delle imprese.

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