Mancano infermieri e operatori sanitari in Trentino. Tra i dati allarmanti la bassa affluenza ai test delle professioni sanitarie e la fuga dei migliori all’estero. Tra le soluzioni compare un asse Trentino-Albania. L’obiettivo sopperire a una carenza offrendo delle opportunità professionalmente qualificanti per i giovani albanesi, una possibilità a cui la consigliera Francesca Parolari guarda con favore. Inserire un infermiere straniero in un sistema sanitario complesso quale quello italiano, che necessita di figure professionali sempre più specializzate, al cospetto di una popolazione destinata inesorabilmente all’invecchiamento, presenta delle criticità. I professionisti extracomunitari, seppur supportati da una laurea conseguita nel loro paese di origine, andrebbero formati e verificati ad alti livelli, non di meno sotto il profilo comunicativo, dato il delicato lavoro che li aspetta, con soggetti fragili ed anziani. A sottolinearlo è il consigliere di centro destra Claudio Cia che ha già nel cassetto una proposta di disegno di legge per rendere più attrattiva la professione infermieristica a supporto del personale locale.