Con la fine del 2024 si è chiuso un anno fortunato per le attività montane. E soprattutto per chi ogni giorno vigila su ciò che accade tra le pendici delle dolomiti. La buona notizia arriva dai dati: nel 2024 si è registrato un calo degli interventi da parte del soccorso alpino e speleologico Trentino. Un fatto che non accadeva dal 2016. Nell’anno passato infatti gli interventi di soccorso effettuati sono stati 1381, centosessantotto in meno rispetto al 2023. Sono state 1507 le persone soccorse in tutto il 2024. Tra queste si contano 686 illesi e 40 decessi. Sono stati poi messi in atto settantaquattro interventi per persone disperse, di cui tre mai ritrovate. Le principali cause d’incidente sono da ricondurre a cadute, scivolate, malori, perdita di orientamento e, in certi casi, anche semplice impreparazione delle persone coinvolte. Al primo posto tra le attività che hanno richiesto più interventi di soccorso c’è ancora una volta l’escursionismo, con una percentuale che supera il 53,1% dei casi totali. Preoccupa però anche l’aumentare degli incidenti in mountain bike, al secondo posto con il 14,1%.