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Tomas Franchini, si attende il rientro della salma

Mercoledì 05 Giugno - 11:58

Complice la burocrazia ci vorranno dai 10 giorni alle due settimane circa per il rientro del corpo di Tomas Franchini. Un'attesa che acuisce il dolore della famiglia che spera di poter di dare l’ultimo saluto alla salma di Tomas al più presto. La guida alpina e noto scalatore 35enne di Madonna di Campiglio, che era precipitato domenica mattina mentre stava arrampicando con il cileno Cristobal Señoret sul versante nord-est del monte Cashan (5.716 m), una vetta della Cordigliera andina, in Perù. Secondo quanto riferito dal compagno di ascensione, Franchini sarebbe caduto a causa del cedimento di un cornicione di roccia. Immediato l’allarme lanciato da Señoret, che ha fatto scattare le operazioni di ricerca ad opera di una folta squadra di soccorritori locali. Franchini conosceva bene la Cordillera andina, sulle cui pareti ha realizzato notevoli salite completando, tra l’altro, proprio con il fratello Silvestro il Progetto Los Picos 6500, ovvero la salita di 15 cime oltre i 6500 metri di quota. Era il 2018.Prediligeva le montagne più isolate e selvagge, unendo alle capacità tecniche la passione per l’esplorazione. Franchini ha vinto due volte il premio Paolo Consiglio del Club alpino accademico italiano. Con un commosso e commovente post sui suoi profili social, il fratello Silvestro saluta per l'ultima volta Tomas Franchini. Sono in molti a stringersi al dolore della famiglia, dalla società alpinisti tridentini, agli amici di cordata e anche i The Bastard Sons of Dioniso che ricordano in un post come le gesta di Tomas ispirarono un testo di una loro canzone “Cercando il passo ad ogni passo della tua parete”.

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