
"Un Buon 25 favoloso". Questo il buon anno di Andrea Castelli che vuol essere un omaggio a quel pubblico di affezionati “follower” che masticano audio e videocassette tanto da citare a memoria brani e battute. A quelli che sono cresciuti a gergo “castelliano”, ma anche ai giovani che affollano i suoi spettacoli. L’amato attore trentino dedica, infatti, quel 25 del nuovo anno, ovvero la soluzione, racchiusa in Sol lo spettacolo del 1986 con il quale un giovane Castelli iniziò la sua carriera da monologhista. Sol, Pio, Cermis, solo per citare alcuni degli spettacoli che pungolano l'autocoscienza della comunità stessa che è chiamata a interrogarsi sulla propria realtà politica, culturale e morale, esplorandone i limiti e apprezzandone i pregi e che forse, proprio per questo, riscuotono sempre un tutto esaurito. Una vita di successi, ma il segreto dice Castelli non c’è. Tra i desideri del 2025 di Castelli vi è una società trentina meno assopita e più rivoluzionaria, una realtà meno tecnologicamente complicata, più semplice. "Nel 2025 è cambiato tutto" – evidenzia Castelli - "è diventato tutto difficile". La Befana trentina quest’anno non porterà solo dolci, ma anche tanto carbone a quei numeri stellari delle presenze dai mercatini agli impianti sciistici. Tanti i sassolini nelle scarpe di Castelli che, chissà, potrebbero diventare protagonisti di un nuovo spettacolo.