L’APSS di Trento nega le accuse di discriminazione fra vaccinati e non

Mercoledì 26 Gennaio - 18:17

In relazione al servizio “Senza vaccino, niente cure: lo scandalo si allarga” diffuso ieri nel corso della trasmissione “Fuori dal Coro” relativo agli interventi ortopedici negli ospedali di Cles e di Tione per i pazienti non vaccinati contro Covid19, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento smentisce categoricamente che direzioni mediche, primari o coordinatori dei singoli reparti abbiano dato indicazioni di negare l’assistenza o i trattamenti chirurgici a persone non vaccinate. I protocolli aziendali non prevedono di raccogliere obbligatoriamente informazioni in merito allo stato vaccinale dei pazienti anche se succede spesso che siano gli stessi pazienti a comunicare liberamente il proprio stato vaccinale nei colloqui con il personale sanitario. Per le procedure chirurgiche viene richiesto l'esito di un tampone per determinare l’eventuale contagiosità del soggetto e intraprendere le opportune misure di prevenzione della diffusione del virus a tutela degli operatori, delle altre persone ricoverate e del paziente stesso. I soggetti positivi vengono comunque operati – conclude la nota dell’Azienda Sanitaria - qualora si tratti di interventi urgenti, mentre vengono rinviati fino a guarigione se si tratta di interventi programmati.

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