Contro la violenza di genere

Giovedì 16 Marzo - 11:57

Combattere in ogni modo la violenza di genere. E in particolare: come comunicare con le donne vittime di violenza o con gli uomini autori delle violenze sulle donne? È il tema al centro di un laboratorio di formazione partito a Tsm-Trentino School of Management, nell’ambito della rete antiviolenza provinciale, rivolto agli operatori sociali e delle forze dell’ordine, ovvero i soggetti che per primi intervengono quando si verifica un femminicidio. E’ necessario mettere in campo un impegno forte, diversificato, costante e condiviso fra tutti i soggetti – ha sottolineato l’assessora alle politiche sociali Segnana. “L’organizzazione messa in campo in Trentino per contrastare il fenomeno – ha detto il Procuratore della Repubblica Sandro Raimondi – è unica in Italia". “Intervenire quando accadono fatti di violenza di genere è sempre molto complesso – ha detto il colonnello Matteo Ederle, comandante provinciale dei carabinieri. Nel 2022 – ha sottolineato Ederle – su 300 arresti fatti dai carabinieri in Trentino, 29 hanno riguardato violenze in ambito familiare”. Paola Borz, direttrice generale di Tsm, ha evidenziato l’importanza di fare rete. A testimonianza di quanto sia ampia e profonda la rete provinciale antiviolenza sono intervenuti anche il nuovo commissario del Governo, alla sua prima uscita pubblica, Filippo Santarelli, il vicario del questore, Luigi Di Ruscio, il presidente del consorzio dei comuni, Paride Gianmoena e la direttrice amministrativa dell’Azienda Sanitaria, Sara Girardi. Da tutti è stata ribadita la volontà di collaborare al fine di contrastare la violenza di genere.

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