Disturbi alimentari in aumento

Giovedì 16 Marzo - 17:19

L’onda lunga del lockdown non si arresta. Dal periodo delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria i disturbi alimentari sul territorio trentino hanno subito un vero e proprio boom, aumentando fino al 40%. Crolla invece l’età di esordio dei disturbi anche al di sotto dei 12 anni. In aumento i pazienti maschi per una patologia che colpisce prevalentemente le donne, piccole o adulte che siano. Il quadro è fosco un po’ ovunque in Italia e non solo, e mostra una società incapace di accogliere le fragilità. In Trentino esiste un Centro che si occupa della diagnosi e cura dell’anoressia e della bulimia: “I disturbi del comportamento alimentare- si legge sul sito dell’azienda sanitari - possono essere il sintomo di un grave disagio individuale familiare e sociale e la persona che ne è affetta va considerata nella sua globalità, e non semplicemente classificata nel suo comportamento”. Il Centro garantisce la massima riservatezza, e chiunque, anche amici o parenti di malati che non siano in grado di farlo da sole, possono contattare il servizio, sia di persona che per telefono. Ad oggi il Centro per i disturbi del comportamento alimentare ospita 450 pazienti, di cui ben 177 sono minorenni. 69 i ricoveri salva vita nel 2022 che hanno coinvolto minori, 5 per gli adulti.

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